Durante il Salone della Giustizia 2024, tenutosi a Roma, il 6/7/8 novembre, si è sviluppato un dibattito intenso e articolato su come l’intelligenza artificiale (IA) stia rimodellando il panorama della sicurezza informatica e aprendo nuove frontiere nel campo della voce sintetica. Questi temi, affrontati da leader nel campo legale, politico e tecnologico, hanno messo in luce sia le opportunità che le minacce che tali tecnologie comportano per la società digitale.
Intelligenza Artificiale: il doppio volto di opportunità e rischi
L’IA emergente si è rivelata un alleato prezioso in ambiti come la medicina, accelerando la scoperta di farmaci e migliorando le diagnosi attraverso l’analisi di enormi quantità di dati. Tuttavia, questa stessa capacità di elaborazione rappresenta una minaccia quando utilizzata per scopi malevoli. I criminali informatici sfruttano l’IA per penetrare nelle reti di infrastrutture critiche, individuando vulnerabilità con velocità e precisione. Questo ha portato a un incremento di attacchi sofisticati, come il phishing personalizzato e i ransomware, che diventano sempre più difficili da rilevare.
Cybersecurity: pilastro essenziale per la sostenibilità aziendale
La cybersecurity è stata identificata come un elemento chiave per la sostenibilità delle aziende e delle istituzioni pubbliche. L’aumento degli attacchi informatici impone alle aziende di considerare la sicurezza non solo come un costo, ma come un investimento strategico imprescindibile per garantire la continuità operativa. In settori critici come quello sanitario, un attacco informatico può avere conseguenze devastanti, sottolineando l’importanza di una robusta infrastruttura di sicurezza.
Formazione Continua: l’Arma principale contro le minacce informatiche
Durante il panel dedicato alla Cybersicurezza, si è sottolineata l’importanza di un cambiamento culturale nelle aziende, partendo dalla formazione continua e dalla sensibilizzazione. I dipendenti, spesso considerati l’anello debole della catena di sicurezza, possono diventare la prima linea di difesa attraverso un’adeguata educazione e consapevolezza delle minacce. Inoltre, la collaborazione tra enti pubblici e privati è fondamentale per costruire una rete di protezione efficace.
Le prospettive per il 2025: voce artificiale e l’etica dell’umano
Guardando al Salone della Giustizia 2025, un tema emergente potrebbe essere sicuramente l’uso della voce artificiale e le sue implicazioni. L’avanzamento delle tecnologie di sintesi vocale, capaci di imitare la voce umana con precisione, apre nuove possibilità, ma anche preoccupazioni.
Un caso emblematico è quello dell’azienda israeliana Deepdub, accusata di minacciare il lavoro dei doppiatori utilizzando l’IA per creare doppiaggi senza coinvolgere professionisti umani. Mentre questa tecnologia può rendere i contenuti audiovisivi più accessibili, solleva questioni etiche e pratiche sul futuro delle professioni creative.
In termini di sicurezza, le tecnologie vocali possono essere sfruttate per truffe sofisticate, come falsi messaggi vocali, sollevando la necessità di nuove regolamentazioni e strategie difensive. Il Salone del prossimo anno promette di esplorare in profondità queste sfide e opportunità, cercando soluzioni che integrino le tecnologie vocali in modo sicuro ed etico.
Con un focus sempre puntuale sulla sicurezza digitale e l’impatto sociale delle nuove tecnologie, il Salone della Giustizia 2025 si prospetta come un evento cruciale per definire il futuro della nostra società interconnessa, bilanciando innovazione e protezione dei diritti umani e professionali.
Nel frattempo, però, ricontrollate le vostre password…
Elisa Garfagna
giornalista